Il 2016 e’ stato l’anno delle “inaugurazioni”

Ci sono momenti, nella vita delle associazioni di volontariato, in cui tanti progetti e iniziative su cui si era a lungo lavorato subiscono una improvvisa accelerazione verso il risultato finale. Così è stato per il 2016 che, nel corso dell’Assemblea annuale dell’associazione C.I.D – Curare il dolore, è stato definito come l’anno delle “inaugurazioni”. Ad ottobre, infatti, c’è stato il trasferimento della storica sede di Castelfranco Emilia nella nuova Casa del volontariato, in coabitazione con altre due associazioni a tema sanitario, gli Amici del cuore e la Croce blu. “Una nuova sede – è stato detto nel corso dell’Assemblea – comune ad altre associazioni, per rimarcare l’importanza del lavoro sinergico che deve instaurarsi fra le associazioni di volontariato, sempre più essenziale se si vuole compiutamente rispondere a bisogni che i cittadini esprimono”. Tra l’altro, l’inaugurazione della nuova sede ha coinciso con l’inaugurazione della nuova Casa della salute che, nata dall’innovazione del vecchio ospedale Regina Margherita, si pone l’ambizioso obiettivo di saper intercettare i nuovi bisogni di salute dei cittadini. La seconda inaugurazione che ha riguardato direttamente il C.I.D è stata quella della nuova sede distaccata di Modena, ospitata presso i locali della Polisportiva Sacca. “Una collocazione – spiegano dall’associazione – che pensiamo possa aiutarci a rinforzare i legami con altre associazioni, a partire dalla Polisportiva stessa e agli oltre 30 gruppi di volontari impegnati in diverse attività che nella sua sede sono ospitati”. In contemporanea con l’inaugurazione ufficiale della nuova sede, si è tenuto un convegno di approfondimento sul dolore e la sua cura particolarmente apprezzato dai presenti. Tra i relatori, segnaliamo, la presenza dell’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli, il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini, l’allora direttore dell’Ausl di Modena Giambattista Spagnoli (per la cronaca è ora stato sostituito da Bianca Caruso) e il medico Dante Comelli, specialista in psicologia clinica e psicoterapia.
Nel corso del 2016, l’associazione ha, inoltre, continuato nel suo lavoro di sensibilizzazione, informazione e promozione della cura del dolore e dei mezzi e delle strutture a disposizione dei malati e delle loro famiglie. Particolarmente significativa è stata l’attivazione di una borsa di studio pensata per giovani impegnati in progetti che abbiano una stretta attinenza con il nostro oggetto statutario, la cura del dolore. L’edizione 2016 è stata vinta dall’infermiere Alessandro Marchetti per la sua tesi sul ruolo del coordinatore nella realizzazione di un modello organizzativo di integrazione tra ambulatori spoke e unità dipartimentale di terapia antalgica aziendali. Non è mancato, nel corso dell’anno, anche l’impegno solidale, con le donazioni a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite, a più riprese, dal sisma. Ad esse si aggiungono le tradizionali iniziative di intrattenimento, sociali e culturali che sono un modo per condividere e diffondere il più possibile il nostro messaggio e cercare di arrivare a un numero sempre maggiore di cittadini.

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