Importanti novità nel percorso verso il riconoscimento della qualifica di hub regionale per il CTA di Castelfranco Emilia

Nel corso della cerimonia pubblica di venerdì 29 marzo, il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini e l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi hanno lasciato intendere che sono prossime importanti novità per il futuro del Centro di terapia antalgica di Castelfranco Emilia.

Com’è noto, ne abbiamo parlato più volte anche su questo notiziario, l’associazione Cid – Curare il dolore, in questi anni, si è a più riprese rivolta alle istituzioni locali e a tutti i soggetti competenti in materia affinchè al Centro di terapia antalgica di Castelfranco Emilia venisse riconosciuto ufficialmente quel ruolo sovra-provinciale che, nei fatti, aveva già acquisito. Ora quel traguardo sembra più vicino, almeno a giudicare dalle parole spese nel corso dell’incontro pubblico. Il sindaco, nel tracciare il percorso non semplice che aveva portato alla nascita della Casa della salute, ha voluto anche fare il punto sulla terapia antalgica. Reggianini ha ricordato gli anni di impegno del Comune, assieme alla nostra associazione e ai vertici dell’Ausl, con un particolare ringraziamento per l’attuale direttore Annicchiarico, tutti volti all’ottenimento del riconoscimento della qualifica di Hub di terzo livello per il centro castelfranchese. Ora attorno a quel progetto, ha pubblicamente dichiarato il sindaco, sono state poste le basi per una “condivisione”. E questo risultato che si va delineando, ha ricordato ancora il primo cittadino, è anche merito dei vertici del Cta che ci hanno lavorato e creduto, a partire dalla fondatrice Marzia Rocco e dall’attuale dirigente Cristina Mastronicola. Anche l’assessore regionale Sergio Venturi, nel parlare di progetti che si realizzano e sui quali all’inizio nessuno avrebbe scommesso, ha citato proprio il Centro di terapia antalgica. Dieci anni fa chi avesse pronosticato una promozione di tale rango sul campo sarebbe stato preso per pazzo. Ora, a giudicare dalle parole dei vertici delle istituzioni locali, tutto ciò sembra davvero possibile. Vi terremo informati dell’evoluzione della situazione nei prossimi numeri di questo notiziario.

Le altre novità per la sanità locale annunciate nel corso dell’iniziativa

La cerimonia di donazione dell’ecografo era inserita in una più ampia iniziativa pubblica nel corso della quale è stato presentato alla cittadinanza il nuovo blocco operatorio, con caratteristiche di avanguardia, che entrerà in funzione presso la Casa della salute di Castelfranco Emilia. La nuova struttura consta di due ambulatori chirurgici per interventi di oculistica, dermatologia, ginecologia, ortopedia e chirurgia generale e di una sala di endoscopia digestiva, per l’attività diagnostica di primo livello.

E’ stato, inoltre, annunciato che proseguono a pieno ritmo i lavori per la realizzazione della nuova sede dell’Ospedale di comunità e dell’Hospice. Gli spazi dell’OsCo saranno completamente rinnovati: l’intervento consentirà di incrementare da 16 a 20 i posti letto a disposizione dei pazienti. E’ prevista, invece, per settembre la fine dei lavori per la realizzazione dell’Hospice, la prima struttura del genere esistente in provincia di Modena: consentirà di accogliere, in diverse fasi del percorso di cura, i cittadini in trattamento palliativo già oggi seguiti a domicilio e nello specifico ambulatorio. Sarà dotato di 15 posti letto ed avrà caratteristiche idonee ad accogliere non solo i pazienti, ma anche le loro famiglie.

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