Dopo l’ecografo, ecco l’apparecchio per l’ossigeno ozono terapia

Ancora una donazione all’hub di Castelfranco Emilia da parte dell’associazione C.I.D – Curare il dolore. Ricorderete che nel febbraio del 2019 la nostra associazione destinò una parte dei fondi raccolti per acquistare un ecografo di ultima generazione. Ora, dopo che nel corso delle ultime iniziative pubbliche organizzate sono state raccolte nuove risorse, grazie alla sensibilità dei nostri iscritti, dei nostri amici e delle attività che condividono la nostra mission, abbiamo donato all’hub di Terapia Antalgica un altro strumento innovativo, un’apparecchiatura medica per l’ossigeno ozono terapia, ausilio specifico per il trattamento di diverse patologie infiammatorie.

Abbiamo chiesto a Cristina Mastronicola di spiegarci l’utilità di queste strumentazioni: “Diventa sempre più necessario dividere le strutture, Baggiovara e Castelfranco, sulla base delle caratteristiche di trattamento da porre in atto. E’ fondamentale, ce l’ha purtroppo insegnato l’epidemia di coronavirus, preservare i posti letto per acuti negli ospedali. Se abbiamo delle metodiche che ci permettono di eseguire la stessa procedura non in ospedale, sempre con la massima tutela del paziente, ma, ad esempio, in ambulatorio, questo ci permette di orientare il paziente verso un ambiente sanitario più idoneo. L’ecografo che l’associazione C.I.D ci ha donato l’anno scorso ci ha aiutato moltissimo in questo senso. Perché possiamo eseguire procedure in assoluta tranquillità in ambito ambulatoriale. A breve avremo anche la possibilità di fare delle radiofrequenze sempre con l’ausilio dell’ecografo – continua Cristina Mastronicola – Le possibilità che ora si aprono con la presenza dell’ossigeno ozono terapia sono davvero tante.  Spesso ci siamo trovati nella difficoltà di dover procedere con l’esecuzione di infiltrazioni con steroide in pazienti diabetici o con scompenso glicemico o ancora in pazienti in cronicità con trattamento di cortisone. La possibilità di utilizzare come trattamento antinfiammatorio solo dei fans o degli steroidi finisce con il gravare questi pazienti di ulteriori alterazioni della glicemia.  Ora abbiamo la possibilità di utilizzare questo gas che è antinfiammatorio, che può essere immesso nelle articolazioni, nei tessuti sottocutanei, nello spazio peridurale, che ha comunque effetto antinfiammatorio senza andare a interferire sull’assetto glicemico. Questi cittadini non devono più recarsi ai centri antidiabetici per mutare i loro programmi terapeutici in vista delle infiltrazioni. I medici non devono più intervenire per scompensi glicemici aggravati. E soprattutto io posso intervenire su questi malati anche se sono già in scompenso glicemico. Fino ad ora non sarei potuta intervenire perché li avrei scompensati ancora di più. Ecco perché reputo l’infiltrazione di ossigeno ozono terapia uno strumento prezioso a tutto vantaggio dei malati”.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *