Maria Laura Cattinari “Priorità la piena autodeterminazione terapeutica”

Quando nasce e di cosa si occupa l’associazione Libera Uscita?
Libera-Uscita nasce a Roma nel 2001 all’indomani della legalizzazione dell’eutanasia in Olanda e nasce per chiederne la depenalizzazione in Italia attraverso la cancellazione degli articoli 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione e aiuto al suicidio). Da anni però abbiamo compreso che la priorità per il nostro Paese è ottenere la piena autodeterminazione terapeutica.
Siete impegnati da tempo nella battaglia per l’introduzione del c.d. testamento biologico. Di cosa si tratta esattamente?
Il TB è il nostro strumento più potente per impedire di finire vittime dell’accanimento terapeutico, pratica orribile e crudele oltre che contraria alla Costituzione. Serve per cautelarci dall’essere mantenuti in vita artificialmente contro la nostra volontà, come è accaduto a Eluana Englaro, o anche solo per non veder protratta artificialmente di settimane e mesi la nostra agonia. Succede purtroppo ogni giorno nei nostri ospedali, proprio perché manca ancora la Legge che regoli questo nostro diritto che è già nella Carta costituzionale (art. 32, 2°comma). Fondamentale nel TB è la figura del fiduciario garante del rispetto delle nostre volontà e nostra voce per quando noi non avremo più voce.

Quali risultati sono stati conseguiti a livello locale. Quanti e quali sono i Comuni modenesi presso i cui uffici è possibile depositare il testamento biologico?
Possiamo dire che Modena, con i suoi 19 Registri Comunali già istituiti, è la provincia con il maggior numero di Registri dei Testamenti Biologici. In assenza di una legge nazionale, per dare certezza di data e di firma alle nostre direttive sulle cure, ci siamo appellati ai Comuni, l’Istituzione più vicina alla cittadinanza che ha competenze in materia sanitaria e che ha ricevuto delega dallo Stato a fornire servizi. Il deposito presso il Registro comunale evita le spese che dovremmo sostenere ricorrendo al notaio. La nostra associazione è molto attiva in provincia di Modena, dove ora ha la sede nazionale. I Comuni con il Registro sono: Modena, Formigine, Maranello, Fiorano Modenese, Pavullo, Nonantola, Soliera, Castelfranco Emilia, Savignano, Spilamberto, Vignola, Bastiglia, Castelvetro, Guiglia, Marano, Novi, Mirandola, Castelnuovo Rangone e Carpi.

In Parlamento ha finalmente ripreso vigore la discussione sulla legge nazionale in materia. A che punto siamo? Siete fiduciosi nella possibilità che si trovi un accordo tra tutte le forze politiche, soprattutto quelle più conservatrici che temono che, per questa via, si vogliano introdurre nell’ordinamento italiano pratiche di eutanasia?
E’ atteso a breve in Aula a Montecitorio il Testo Unico elaborato dalla Commissione Affari sociali a partire da ben 16 diversi ddl tra cui uno, a prima firma Pia Elda Locatelli depositato già nel 2013, che Libera-Uscita ha messo sul proprio sito www.associazioneliberauscita.it ritenendolo in assoluto il migliore. Il Testo Unico, così come uscito dal Comitato ristretto che lo ha elaborato, prima degli emendamenti che ora stanno fioccando, rappresenta senz’altro un buon risultato: vincolanti per il personale sanitario le nostre direttive; tutte le terapie rinunciabili idratazione e alimentazione artificiali comprese; possibilità di nominare una persona di fiducia che faccia le nostre veci e ci rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Validità dei TB già redatti e depositati presso Registri comunali e notai. Cosa succederà ora in Aula a Montecitorio e ancor più dopo in Senato, sempre che la legislatura non si arresti prima, è difficile prevederlo. Certo, purtroppo, c’è ancora chi si ostina a ripetere che Eluana Englaro è morta per eutanasia. Molta confusione si fa quando si parla a sproposito solo di “eutanasia”, responsabile di questo forse la campagna “Eutanasia legale” dell’Associazione Coscioni alla quale Libera-Uscita non ha aderito. Eluana Englaro è morta per interruzione di una terapia che la manteneva in vita contro la sua volontà da ben 17 anni ed è stata accompagnata al decesso da una sedazione palliativa profonda continua per sollevarla da ogni possibile sofferenza, non è morta per effetto di una iniezione letale. Come è noto l’eutanasia attiva volontaria è legale in Europa solo nei Paesi del Benelux: Olanda, Belgio e Lussemburgo.

Quali sono i programmi per il 2017 dell’associazione?
Prima di tutto ricordo l’importante appuntamento del prossimo 8 Aprile (Modena, Sala Ulivi, Viale Ciro Menotti, ore 15 – 19) con il convegno nazionale dal titolo: “Testamento Biologico: la Legge che vogliamo”.  Vedrà la presenza di Beppino Englaro, socio onorario di Libera-Uscita, dell’avv. Giorgio Pighi, dell’on. Pia Elda Locatelli, del prof. Toscani, nostro socio onorario, uno dei primi palliativisti italiani, del prof. Donato Carusi autore del libro “Tentativi di legiferazione in materia di testamento biologico”.  Il convegno si concluderà con un’intervista di Claudia Benatti ad Erika Preisig medico, fondatrice e presidente di “Life-Circle” di Basilea. Continueremo, poi, il nostro impegno per portare il Registro in altri Comuni della provincia. Il percorso è già stato iniziato a Campogalliano con una raccolta firme. Contatti sono già stati avviati con il Comune di Prignano. A primavera si pensa di riprendere, insieme ad altre realtà associative, il lavoro, già cominciato anni fa, per portare il Registro a Sassuolo.

Salva

Salva

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *